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Video demo (con un tocco di riverbero e delay, e un leggerissimo mastering) https://youtu.be/jS-y2OTl8a8?si=aByceonERSF285mP

Esemplare del 1982. Si tratta di un synth davvero unico, con un filtro sui generis e un sacco di stranezze (per esempio, il portamento solo su un oscillatore!) e un'utilissima modalità duofonica (parafonica) e onestamente sono molto triste di venderlo (sì, il famoso malincuore), ma non faccio musica elettronica da una decina d'anni e da allora suono esclusivamente il basso, quindi è letteralmente lì a prendere polvere e a questo punto preferirei avere i soldi da investire in attrezzatura per basso. Sarei disposto a scambiare con un Guild Starfire II di recente produzione + conguaglio a mio favore.

Ho girato alcuni video in cui mi si vede armeggiare con il synth (e fare un sacco di errori - non suono una tastiera seriamente da un decennio) ed è perfettamente funzionante, a parte qualche potenziometro che gratta e qualche bizzarria di tanto in tanto. Mantiene abbastanza bene l'accordatura - VCO della vecchia scuola e tecnologia sovietica di consumo, per cui ogni tanto "driftano" e hanno bisogno di un tocchetto, ma niente di che, forse un giro di un grado del potenziometro dedicato - e tutti i tasti funzionano.

Come molti prodotti sovietici, è davvero facile da manutenere - non ci sono pezzi difficili da trovare (relativamente parlando, e non preoccupatevi di prendere i chip originali russi, sono comunque cloni della tecnologia occidentale) e una struttura modulare che torna utile. Viene fornito con il suo pedale d'espressione originale (che uso nella maggior parte dei video), un cavo DIN (per collegare il pedale), un cavo jack DIN-maschio (per collegare il sintetizzatore a qualsiasi cosa) e un adattatore jack DIN-femmina (per usare qualsiasi jack si voglia, per esempio per processare l'audio esterno attraverso il filtro e il VCA).

Sì, quella è una Lada Niva russa. Sì, subisco il fascino degli oggetti dell'est.